

Succede spesso che i bambini non vogliano andare a scuola. Se questo tipo di atteggiamento si limita ad occasioni saltuarie è assolutamente normale; infatti, se ci pensiamo, come capita a noi adulti di non avere voglia di andare al lavoro, così può succedere ai bambini di non avere voglia di andare a scuola (a chi non è mai capitato?).
Quando però il rifiuto scolastico diventa un atteggiamento costante, che viene lamentato dal bambino anche con la presenza di sintomi fisici (mal di testa, mal di pancia, ecc) è opportuno approfondire la questione e indagare le reali motivazioni alla base di esso.
Innanzitutto è bene accertarsi che non siano presenti cause organiche che giustifichino la presenza di questi sintomi ; se questi malesseri continuano, allora potrebbe trattarsi di disturbi di origine psichica, come forme depressive o ansiose, o disagi legati a qualche problema esterno che ha innescato nel bambino una reazione di rifiuto ed evitamento.
Quando parlo di problema esterno non intendo necessariamente qualcosa di tremendo o catastrofico: a volte un episodio che per noi è assolutamente banale, come un litigio con il compagno di banco, le difficoltà in qualche materia o il modo di relazionarsi di una maestra possono apparire agli occhi del bambino come problemi insormontabili che gli procurano paura, tristezza e malessere. Per questo è necessario aiutare il bambino a verbalizzare le sue emozioni, ascoltarlo senza sminuire o ridicolizzare (ma neanche esagerare) né il suo disagio, né la causa che lo ha generato, mostrando comprensione e aiutandolo ad attribuire un significato diverso a ciò che lo preoccupa tanto, trovando insieme soluzioni che gli permettano di gestire e affrontare meglio questa situazione. La consapevolezza di trovare nei genitori comprensione, ascolto e aiuto predispone più facilmente un bambino ad aprirsi e a parlare di come si sente e di cosa lo preoccupa o lo spaventa.
Il rifiuto della scuola può essere motivato da diversi eventi che hanno un impatto diverso sul bambino a seconda della sua sensibilità.Tra i più comuni troviamo
Qualunque sia la causa alla base del rifiuto scolastico, la prima cosa da fare è questa: parlate coi vostri figli, ascoltateli, osservateli. Anche quando non parlano i bambini comunicano il loro disagio in altri modi ed è compito dei genitori riuscire a comprenderli. Se si tratta di un problema di una certa gravità che non può essere risolto facilmente, non abbiate il timore di chiedere l’aiuto e la collaborazione degli insegnanti, dei coetanei e delle figure competenti.
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