

Il nostro bisogno di sentirci accettati e stimati da parte degli altri (bisogno connaturato nell’essere umano) ci porta spesso a cercare con ogni mezzo e con ostinato accanimento la loro approvazione.
Questo vale non solo nelle situazioni in cui abbiamo di fronte qualcuno che effettivamente ci stima e ci accetta, ma soprattutto in quelle in cui percepiamo che l’altro ci svaluta e ci rifiuta.
Cioè, paradossalmente capita che più una persona ci sottostimi e non ci apprezzi, più noi ci ostiniamo a volere e a pretendere a tutti i costi la sua approvazione.
E’ difficile accettare che qualcuno non riconosca il nostro valore e non ce lo dimostri, perché il rifiuto, la non approvazione, il distacco, fanno nascere in noi il pensiero di non essere abbastanza importanti, di non essere adeguati, di essere sbagliati, e vanno magari a riattivare dei vissuti dolorosi legati alla nostra infanzia, o al rapporto con le figure significative della nostra vita.Senza entrare nel merito dei motivi alla base di queste dinamiche, dobbiamo accettare il fatto che non possiamo, né dobbiamo per forza piacere a tutti, così come gli altri non possono, né devono per forza piacere a noi.
Pertanto, è fondamentale per la nostra sopravvivenza fisica, psicologica ed emotiva, accogliere ed accettare in noi questa realtà e comportarci di conseguenza, ovvero dare alle persone l’importanza che le persone danno a noi.
Non si tratta di fare come i bambini che giocano a “specchio riflesso” ( si chiama così?), ma semplicemente non disperdere, sprecare, investire o regalare energie, attenzioni ed importanza a chi non è disposto a fare lo stesso con noi.
Se diamo senza ricevere, perchè siamo mossi dal pensiero che questo sia il modo più sicuro per trattenere le persone e indurle ad amarci o ad accettarci, rischiamo di ottenere esattamente l’opposto, cioè la lenta e logorante fine della relazione.
Il rischio delle relazioni di questo tipo (in qualsiasi contesto) è che si crei uno squilibrio profondo fra le parti, per cui la sottostima di uno verso l’altro è direttamente proporzionale alla sovrastima di questo nei suoi confronti. Cioè, per dirla in poche parole: più tu non mi riconosci, più io ho bisogno del tuo riconoscimento.
Se una persona non ci apprezza e non ce lo dimostra, ad un certo punto è giusto e sano lasciarla perdere e metterci in testa che questo non significa che non andiamo bene o che siamo immeritevoli di stima e amore, ma che magari non siamo compatibili o sintonici con lei, e che forse anche lei non è sintonica con noi.
Semplificando molto il concetto, potremmo dire che vale un pò come per i vestiti: non tutte le taglie, né tutti i colori, né tutte le forme si adattano al nostro corpo…
Buon fine settimana.
Dr.ssa Nadia.
Mantova
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